10 settembre 2015
ALLA SCOPERTA DEL LEGNO: UN VIAGGIO NELL'ESSENZA DEI PAVIMENTI
Sai da cosa è composto il legno?
In questo articolo andremo ad esplorare l’essenza e la composizione dei pavimenti in legno partendo proprio dalla materia prima: l’albero.
 
Osservando la sezione trasversale di un tronco, notiamo un insieme di anelli concentrici: essi rappresentano la quantità di legno che si forma durante un anno di vita dell’albero.
In ogni anello sono presenti due zone:
-          La zona primaticcia, che si forma all’inizio del periodo di ripresa vegetativa (primavera-estate);
-          La zona tardiva, che si forma nel periodo di stasi vegetativa (autunno-inverno).
Ciascun anello è formato da diversi tipi di cellule, tra cui i due principali sono le fibre, che svolgono funzione di sostegno e resistenza, e i vasi, che servono per il passaggio della linfa necessaria al nutrimento.
 
L’alternanza di colore tra le zone primaticce e tardive degli anelli forma la venatura, mentre le dimensioni delle cellule costituenti il tessuto legnoso determinano la tessitura, che può essere fine (faggio), media (noce) e grossolana (quercia).
La sezione trasversale del tronco mostra la particolare struttura concentrica, costituita da cinque strati: midollo, legno, cambio, libro (o floema) e corteccia.
Di questi strati, quello che interessa il settore dei pavimenti è il legno, costituito prevalentemente da durame e, verso l’esterno, da alburno.
In alcune specie il durame e l’alburno possiedono una diversa colorazione, come nel Noce, mentre in altre, come l’Acero, non vi è questa differenza.
Generalmente parlando, il durame possiede le caratteristiche più affini all’utilizzo nella pavimentazione, come maggiore massa volumica, migliore resistenza e durezza.
 
Il legno è un essere vivente, che respira e si nutre, ed in esso è sempre presente una certa quantità d’acqua (umidità): per questo nella produzione di pavimenti in legno i tronchi vengono completamente essiccati, cioè portati allo stato anidro, privo di acqua.
In particolare, la quantità d’acqua (umidità) è massima al momento dell’abbattimento dell’albero, e diminuisce gradatamente con la stagionatura ed in seguito con l’essiccatura.
 
Per diventare parquet, il legno deve rispettare alcune specifiche tecniche, secondo le normative europee recepite a livello nazionale: La definizione PARQUET può esser attribuita solo ed esclusivamente ad elementi in legno massiccio o elementi in cui lo spessore di legno nobile sia maggiore a 2,5 mm costituiti tutti da legno o suoi derivati.
Da questo ne deriva che le caratteristiche tecniche e prestazionali del pavimento in legno implicano, tra le altre, un’elevata resistenza all’usura, un buon isolamento termico ed un ottimo comportamento acustico.
Tutti questi motivi rendono il parquet materiale preferito per ogni tipo di impianto sportivo, dalle palestre ai palazzetti dello sport, passando per velodromi e piste da bowling.
Ma questo sarà approfondito nel prossimo appuntamento.
Se il mondo dei pavimenti in legno ti incuriosisce, non perdere l’opportunità di scoprire segreti e novità da chi li produce!